domenica 31 gennaio 2010

I cenci

I cenci



Ingredienti
per 6 persone

Farina 300 g
Zucchero 50 g
Burro 50 g
Olio extravergine 1 cucchiaio
Uova 2
Vin Santo 2 cucchiai
Limone, scorza 1
Olio per friggere q.b.
zucchero a velo q.b.
Sale 1 pizzico

Questo è il dolce che ha sicuramente il primato di essere chiamato con più nomi diversi in Italia! Frappe, chiacchere, scroccantelle... in Toscana si chiamano cenci e sono tipici del periodo di carnevale.


Procedimento

Versate la farina a fontana sulla spianatoia e nel centro mettete lo zucchero, le uova, la scorza di un limone grattata, il burro fuso, l'olio, il Vin Santo e un pizzico di sale.
Ammalgamate tutti gli ingredienti e impastate per una decina di minuti. Formate con l'impasto una palla e lasciatela riposare per circa mezz'ora. Con il mattarello stendete la pasta sulla spianatoia infarinata fino a ridurla ad uno spessore di circa 2 mm.
Tagliate la sfoglia a strisce larghe due dita e poi ancora in diagonale ogni 4 dita in modo da avere delle specie di rombi.
Friggetele in abbondante olio bollente, finché saranno ben dorate, poi mettetele su un foglio di carta da cucina assorbente per eliminare l'eccesso di grasso.
Servitele spolverizzate di zucchero a velo.

sabato 23 gennaio 2010

Frittelle di riso di San Giuseppe

Frittelle di riso di San Giuseppe



Ingredienti
x 6 persone:

Riso 500 g
Latte 1/4 l
Acqua 1/4 l
Uova 3
Rhum 1 bicchierino
Zucchero 110 g
Lievito per i dolci 1 bustina
Scorza di limone e arancia grattugiate q.b.
Sale 1pizzico
Farina 2 cucchiai
Vaniglia 1 stecca
Zucchero a velo q.b.
Olio per friggere 1 l

La tradizione delle frittelle di riso è tardomedioevale ed è diffusa in tutta la Toscana. E' usanza preparare questo piatto per il giorno di San Giuseppe.


Procedimento

Lessate il riso nell'acqua e latte, con la stecca di vaniglia che avrete inciso per liberare
i semi, per una ventina di minuti: deve rimanere morbido. Eliminate la stecca e lasciatelo raffreddare.
Trasferitelo in una ciotola ed incorporate gli altri ingredienti, escluso lo zucchero a velo.
Fatelo riposare per circa un'ora, e dopo aver lavorato l'impasto con le mani ottenendo delle palline , friggetele nell'olio bollente. Si otterranno delle crocchette sferiche, che saranno cotte quando presenteranno un bel colore marrone.
Scolatele su carta assorbente, lasciatele intiepidire, quindi spolveratele con lo zucchero a velo e servite.

lunedì 18 gennaio 2010

Torta di ceci o "cecina"

Torta di ceci o "cecina"



Ingredienti
x 4 persone:

farina di ceci gr. 250
acqua q.b.
olio extravergine d'oliva
sale
pepe


Ha radici assai antiche: diverse ricette latine e greche riportano sformati di purea di legumi, cotti in forno.

Una leggenda racconta che sia nato per casualità nel 1284, quando Genova sconfisse Pisa nella battaglia della Meloria. Le galee genovesi, cariche di vogatori prigionieri si trovarono coinvolte in una tempesta. Nel trambusto alcuni barilotti d'olio e dei sacchi di ceci si rovesciarono, inzuppandosi di acqua salata. Poiché le provviste erano quelle che erano e non c'era molto da scegliere, si recuperò il possibile e ai marinai vennero date scodelle di una purea informe di ceci e olio.

Nel tentativo di rendere meno peggio la cosa, alcune scodelle vennero lasciate al sole, che asciugò il composto in una specie di frittella.

Rientrati a terra i genovesi pensarono di migliorare la scoperta improvvisata, cuocendo la purea in forno. Il risultato piacque e, per scherno agli sconfitti, venne chiamato l'oro di Pisa.

Questo piatto è particolarmente diffuso nelle zone costiere della Toscana, in particolar modo a Livorno, nel litorale versiliese ed a Pisa.


Procedimento:

Stemperare una parte di farina di ceci, 3 parti d'acqua e una dose generosa di olio di oliva in una terrina, aggiungere il sale e mescolare energicamente per scogliere i grumi di farina. Lasciare riposare la miscela per un paio d'ore, mescolando di tanto in tanto per evitare la decantazione della farina. Ungere una teglia in rame stagnato con un velo d'olio d'oliva e versare la miscela partendo dal centro della teglia fino a uno spessore di circa 5 mm. "Spezzare" l'olio con un cucchiaio di legno dai bordi verso il centro della teglia e infornare nel forno a legna già ben caldo. Nella primissima fase della cottura è importante girare la teglia in modo da mantenere uniforme lo spessore.
Si serve ben calda, tradizionalmente con una spruzzata di pepe nero macinato sul momento.


Bevande abbinate:
- vino bianco toscano
o in alternativa
- spuma "bionda"